
09 Nov Preoccupazioni e giudizio: che fare?
Che cosa pensano gli altri di noi?
È una domanda che molto spesso ci poniamo e che, se attribuita di troppa importanza può portarci a vivere, costantemente con preoccupazioni e giudizio: che fare?
Crescendo la maggior parte di noi impara che per essere ben accetti dagli altri e non sentirci giudicati è necessario falsare la nostra personalità, snaturare chi siamo, i nostri principi e i nostri valori.
Quante volte abbiamo avuto paura di mostrarci davvero per ciò che siamo solo per paura del giudizio altrui?
Perché ci preoccupiamo così tanto di ciò che gli altri dicono o pensano di noi?
Quando viviamo nelle preoccupazioni e giudizio: cosa possiamo fare?
pre- occupazioni: occuparsi prima
“La preoccupazione è l’interesse che paghiamo sui guai prima che essi arrivino”
John Gallard Pollard
Ogni volta che ci occupiamo di qualcosa ancor prima che questa effettiva cosa sia davvero successa, ci stiamo preoccupando,
Occupiamo la nostra mente e le nostre energie in qualcosa che non è ancora accaduto e questo spesso genera in noi un gran malessere.
Succede ogni volta che interpretiamo il presente utilizzando come cartina di tornasole le nostre esperienze passate.
Sono le nostre convinzioni e i nostri schemi di azione passati che creano nella nostra mente il motivo di preoccuparci, scappando dalle emozioni che proviamo.
Paradossalmente, mentre ci preoccupiamo ci sentiamo più calmi, perché la preoccupazione ci distrae dalle emozioni che sentiamo dentro, in quanto ci sembra che così facendo troveremo una soluzione ai nostri problemi.
La preoccupazione e la risoluzione però sono due cose molto diverse.
riconoscere le preoccupazioni

Come dicevamo prima, le preoccupazioni sono innescate da schemi di pensiero radicati dentro di noi e spesso, proprio per questa ragione, ripetiamo questi schemi senza nemmeno accorgercene.
Una cosa da fare molto utile per riconoscere i pensieri costanti che ti preoccupano, è stilare la “lista delle mie preoccupazioni”.
Scrivere ciò che ti preoccupa ti aiuterà a riordinare le idee, a svuotare la mente dall’eccessivo carico di pensieri e “problemi”. Una volta scritti su di un foglio, riuscirai a comprendere se le tue preoccupazioni sono fondate oppure no.
Riflettere su ognuna delle tue preoccupazioni, ti farà comprendere da dove arrivano, dove hanno origine.
Alcune domande efficaci che puoi porti sono:
In quale altra occasione ho vissuto un momento/problema simile a questo?
Era un problema reale? Se sì, come l’ho superato?
preoccupazionI e giudizio: che fare?
Alcuni dei tuoi pensieri preoccupanti potrebbero avere origine dalla paura del giudizio altrui:
“cosa penseranno di me se …”
“cosa mi dirà se farò questa cosa …”
e le risposte che ti dai potrebbero bloccarti nel tuo processo di cambiamento, in modo da portarti a fingere di essere qualcuno che non sei, indossando una maschera utile per farti accettare dagli altri o per compiacerli.
Ho una domanda da farti, alla quale io stessa ho dovuto rispondere in passato:
per quale motivo qualcuno dovrebbe giudicarti?
Pensaci davvero e scriviti le varie risposte.
Perché una persona dovrebbe dedicare il suo tempo a giudicare ciò che sei e ciò che fai?
TU per primo lo faresti?
Ricordati che ciò che vediamo nel mondo, è uno specchio di ciò che portiamo dentro,
TU giudichi te stesso?
preoccupazionI e giudizio: DALLA TEORIA ALLA PRATICA

Prima di lasciarti voglio condividere con te due esercizi utili per gestire le preoccupazioni e per liberarti dal giudizio:
- ADDIO ALLE PREOCCUPAZIONI: prendi un foglio ed elenca tutte quelle che sono le tue preoccupazioni di questo momento e quelle che vivi in modo ricorrente nella tua mente. Elenca uno ad uno i pensieri che ti tormentano o ti tolgono la serenità.
Metti nero su bianco le tue preoccupazioni, ciò le renderà meno potenti, in quanto non rimarranno pensieri vaghi, li toglierai dalla testa e li renderai visibili ai tuoi occhi. Questo è uno strumento molto utile per delegare al foglio ciò che hai in mente.
Una volta completata la lista, rifletti su tutto ciò che hai scritto e una volta terminato, prendi la tua lista, recati in un posto dove ti senti bene ed inizia il tuo rituale per lasciare andare le preoccupazioni: metti la tua intenzione ripetendoti “ho scelto di lasciare andare queste preoccupazioni” poi DAI FUOCO ALLA LISTA.
A livello simbolico sarà un segnale molto potente per il tuo cervello. - RICONOSCI LA FONTE DEL GIUDIZIO: inizia chiedendoti “di chi è la voce che continua a giudicare ogni cosa che faccio o ciò che sono?”.
Ascoltala: può essere un parente, un amico, il tuo collega, la società oppure la tua..
Mentre ti senti giudicato dall’esterno, fermati un secondo, fai un respiro e chiediti:
“COSA GIUDICO DI ME STESSO IN QUESTA SITUAZIONE?”
“CHE IMMAGINE HO DI ME?”
Spesso proiettiamo all’esterno ciò che teniamo dentro di noi, ogni volta che ti senti giudicato poniti queste domande ti aiuterà a comprendere l’origine di quel giudizio.
“Preoccupazioni e giudizio sono come un tapis roulant: per quanto tu possa correre non andrai da nessuna parte”
Forse è arrivato il momento di scendere dal tapis roulant e cominciare a correre sul serio verso te stesso, ricorda esiste sempre un nuovo modo di vivere le cose e sei tu a scegliere quale.
Se ti serve un supporto per superare la tua “ansia” da preoccupazioni o superare il giudizio, contattami per una chiacchierata conoscitiva, sarò felice di aiutarti.
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